Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche ed Informatiche

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mercoledì, 2 giugno, 2004 ENERGIA ELETTRICA Pag. 019

E l' Italia apre la strada del sole a buon mercato

NUOVE TECNOLOGIE

Foresta Martin Franco

DAL NOSTRO INVIATO BONN - «Dopo vent'anni di esperimenti e prototipi sviluppati in laboratorio possiamo affermare che i nostri nuovi moduli fotovoltaici sono pronti per essere prodotti su scala industriale». Il professor Alessio Bosio, fisico all' università a Parma, spiega i dettagli dell' invenzione annunciata dal capo della delegazione italiana alla Conferenza sulle energie rinnovabili di Bonn, Corrado Clini. «La novità consiste in una nuova tecnica di deposizione dei materiali semiconduttori che convertono in elettricità la luce solare - spiega lo scienziato, che fa parte di un gruppo diretto dal professor Nicola Romeo, capo del progetto -. Su un substrato costituito da un normale vetro da finestra, vengono depositati strati sovrapposti di telloruro di cadmio spessi 1 millesimo di millimetro l'uno. Questa tecnica riduce fino all' 80% i costi rispetto a quelli di un tradizionale modulo fotovoltaico fatto di silicio policristallino o amorfo, e rende possibile realizzare una "catena di montaggio" con produzione in serie dei nostri moduli». In pratica, si passa dai circa 10.000 euro necessari per dotare una piccola abitazione di un impianto da 2 kilowatt fatto di moduli fotovoltaici tradizionali, a una spesa di 2.000 euro. «Quanto ai moduli, di un colore scuro gradevole alla vista, possono essere integrati nell' architettura di un' abitazione sulla facciata dell' edificio o come semplici vetrate scure, alternate a quelle trasparenti», dice lo studioso. Bosio riferisce che per passare dal prodotto di laboratorio alla scala industriale è stata creata un' azienda chiamata Solar System and Equipment che ha ricevuto il sostegno del ministero dell' Ambiente sotto forma di commesse per la realizzazioni di impianti fotovoltaici nell' ambito di programmi di sostegno ai Paesi in via di sviluppo. «E' ovvio che la produzione industriale su vasta scala dei moduli nel nostro Paese richiede dei finanziatori»- chiude Bosio -. «Noi prevediamo sviluppi applicativi anche nel settore spaziale, poichè la stessa tecnica di deposizione del materiale semiconduttore può essere realizzata su supporti polimerici leggeri e flessibili». F. F. M.

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